Villa Fiorita sperimenta nuove modalità di riabilitazione
ScadutoUn nuovo rapporto pubblicato recentemente dall'Ufficio regionale dell'OMS per l'Europa avverte che 394 milioni di persone - ovvero oltre il 40% della popolazione della Regione composta da 53 Paesi europei e dell'Asia centrale per un totale di oltre 931 milioni di abitanti - vivono con una condizione di salute che richiede cure riabilitative, ma la maggior parte delle persone non riceve le cure di cui ha bisogno. Il rapido invecchiamento della popolazione, un aumento significativo del numero di persone che vivono con malattie croniche nella Regione nel suo complesso determinano alcune delle condizioni più comuni che guidano la necessità di riabilitazione, quali lombalgia, fratture, perdita dell'udito e della vista, nonché ictus e demenza.
Le prove dimostrano che le attività di riabilitazione sono convenienti e aiutano a raggiungere e mantenere i migliori risultati di altri interventi sanitari. Fondamentalmente, l'accesso alla riabilitazione sostiene la realizzazione del diritto di tutte le persone alla salute, migliorando le funzioni fisiche, mentali e sociali e la capacità di partecipare alla vita quotidiana.
Grazie all'Azienda USL Toscana Centro, la Casa di Cura Villa Fiorita ha potuto completare un percorso di qualità nelle cure mediche e chirurgiche che il nostro Ospedale offre alla città di Prato e alla Regione Toscana dal 1957, con l'apertura in via Angiolini di una struttura ambulatoriale di Recupero e Riabilitazione Funzionale.
L'apertura di questo ambulatorio offre un servizio di alta qualità per tutti i pazienti con disabilità neurologiche e/o motorie, grazie alla Riabilitazione intensiva ospedaliera che ha formato nella nostra Casa di Cura, professionisti della riabilitazione di alto livello, esperti in particolare nella riabilitazione delle malattie del sistema nervoso e del sistema muscolo scheletrico.
Nello stile di Villa Fiorita, formare ed innovare per aumentare la nostra capacità di cura, abbiamo sentito la necessità di introdurre nuove tecnologie e di sperimentare nuove modalità di cura, come la telemedicina e la tele riabilitazione, in particolare per patologie complesse come l'ictus e le malattie neurodegenerative correlate. Abbiamo reso disponibile presso il nostro Presidio un'innovativa terapia digitale certificata per ictus, trauma cranico e ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), che può essere usata per la riabilitazione di diverse funzioni cognitive, come la memoria, l'attenzione e il linguaggio; questa terapia digitale contrasta e rallenta il deterioramento cognitivo che può verificarsi in caso di eventi neurologici avversi come i già citati ictus e traumi cranici, ma anche in conseguenza di patologie neurodegenerative (MCI, demenze), di altri disturbi del neurosviluppo, (DSA), o durante l'invecchiamento fisiologico.
L'equipe che seguirà il progetto è composta da: fisioterapista, logopedista, psicologo e medico fisiatra. La formazione di questi professionisti, sia per l'utilizzo dei devices che per le soft skills di supporto al cambiamento, ha creato un pool di esperti in grado di guidare la formazione e coinvolgere gli altri operatori.
Il progetto nasce con due finalità: ripensare la presa in carico del paziente con attività supportate da tecnologie digitali, sperimentare possibili sviluppi di telemedicina e di teleriabilitazione, accompagnando i professionisti verso il cambiamento.
È nostra intenzione impostare un sistema di misurazione del tipo PROM-PREM (Patient-reported outcome measures - Patient-reported experience measures), per valutare la percezione del paziente, la soddisfazione e la facilità di utilizzo degli strumenti. La sperimentazione inizierà con il prossimo mese di gennaio, presso la nostra struttura ambulatoriale di Pecupero e Piabilitazione funzionale di via Angiolini.
Le tecnologie digitali, la tele medicina e la tele riabilitazione, che ne rappresentano un naturale sviluppo, sono strumenti tesi ad abilitare, ripristinare, migliorare o mantenere il funzionamento psi-cofisico di pazienti con disturbi del linguaggio e/o cognitivi, superando il rapporto di uno ad uno tra fisioterapista e paziente, che ad oggi è uno dei fattori limitanti la possibilità di riabilitare più malati. Il primo test sarà focalizzato su pazienti neurologici in fase post-acuta, finalizzato a facilitare i trattamenti riabilitativi logopedici e neuropsicologici.
Dr.ssa Silvia Castellani, coordinatrice Fisioterapia
Qui la comunicazione istituzionale pubblicata dall'inserto Salus di QN - La Nazione.